Descrizione
L’autrice, Maria Macrì, attingendo ai testi canònici, ai vangeli apócrifi e alle òpere místiche, ci fa contemplare la Vérgine in tutta la sua concretezza di donna, di sposa verginale e verginizzante, di madre piena di tenerezza, amore e dolore, facendo balzare fuori una Madonna viva e operante; una Madonna che pensa, mèdita, parla, òpera nelle piú varie situazioni della vita; una Madonna dalla mente umana piena di luce divina, dal cuore umano traboccante di amore divino; una Madonna che, dovunque vada, qualunque cosa fàccia, làscia dietro di sé il celestiale profumo delle sue elette virtú, e cioè: la profondíssima umiltà, la squisita bontà e illimitata misericòrdia; una donna in apparenza come tutte le altre, ma in realtà, un miràcolo di bellezza sia fisica che morale; una donna che cammina sulla terra con la mente e col cuore sempre fissi al cielo. Una donna-prodígio. Donna di paradiso, anziché donna della terra: perenne delízia, sostegno e conforto del suo divín Fíglio, e ben degna di lui.
Maria Macrí, oltre a farci conóscere la Madonna, ce la fa sentire vicina, ce la fa quasi vedere, ci fa quasi vívere con lei nella piú dolce intimità affinché edotti da questa conoscenza siamo indotti ad amarla come a lei si conviene: ossia con tutto noi stessi.
L’autore
Maria Macrí è nata a Crotone il 26 settembre 1937. Dopo aver conseguito la maturità clàssica, ha proseguito gli studî letterari all’Università “La Sapienza” di Roma, conseguendo la làurea in Léttere. Ha insegnato per quarant’anni nella scuola mèdia statale e ha svolto il ruolo di catechista per tredici anni. È madre di quattro figlî e nonna di sei nipoti e un pronipote.