Pubblicato il Lascia un commento

Sant’Alfonso Maria de Liguori e il cuore di Gesù

Il dottore della Chiesa sant’Alfonso Maria de Liguori scrisse spesso sul cuore di Gesù, soprattutto nelle Meditazioni sulla passione di Gesù Cristo. Leggiamo insieme tre citazioni tratte dal testo menzionato. In esse il cuore di Gesù è presentato come luogo dei suoi dolori interiori e del suo amore e troviamo un invito a ricambiare con amore, gratitudine e unione. Si noti che nel testo sant’Alfonso si rivolge a Gesù con il “Voi”.

Citazioni

  1. Capitolo XVI – “Dell’amore del Figlio di Dio in aver voluto morire per noi”

«Voi colla vostra Passione siete venuto a guadagnarvi i nostri cuori con dimostrarci l’affetto immenso che vi portate, consumando una Redenzione che a noi apportò un mar di benedizioni, ed a voi costò un mare di pene e d’ignominie. … Io so che voi, dopo avermi redento colla vostra morte, non avete lasciato d’amarmi, ed ora avete per me lo stesso amore che, per vostra bontà, mi portavate morendo per me. …»

Questa citazione evidenzia che tramite la Passione Gesù ha voluto “guadagnare i nostri cuori”, con “mar di pene” e che ancora ama come allora – molto vicino all’idea di “dolori interiori” e del nostro contraccambio.

  1. Dalla “Invocazione a Gesù ed a Maria” che conclude il Capitolo XVI, intitolato “Dell’amore del Figlio di Dio in aver voluto morire per noi”:

«… acciocché noi avessimo una continua memoria della vostra Passione: … Voi, con tali prodigi d’amore, già avete ottenuto da tante anime sante che, consumate dalle fiamme della vostra carità, rinunziassero a tutti i beni della terra, per dedicarsi tutte ad amar solo voi, amabilissimo Signore. … Deh fate dunque, o Gesù mio, ch’io sempre mi ricordi della vostra Passione; e ch’io ancora misero peccatore … mi renda ad amarvi …»

Questa parte insiste sul ricordare la Passione (e le pene interiori implicite) per suscitare amore ricambiato, gratitudine, unione.

  1. Capitolo XVII, intitolato “Dell’uso e del frutto della meditazione sulla Passione”:

«… se mediteremo spesso la crocifissione di Gesù, resteremo ammaestrati a temere il peccato ed infiammati ad amare un Dio così amante, vedendo in quelle piaghe la malizia del peccato che ha ridotto un Dio a soffrire una morte così amara per soddisfare alla divina giustizia e l’amore che ci ha palesato il Salvatore nel voler tanto patire per farci capire quanto egli ci amava».

Anche qui emerge il concetto che Gesù ha sofferto (anche interiormente) “per farci capire quanto egli ci amava”, e che il cristiano è chiamato a rispondere con amore e gratitudine.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.