
I Nove Ufficî al Sacro Cuore di Gesú sono un mezzo di adorazione perpetua che gli uòmini, in unione con i cori angèlici, tribútano al Cuore del Verbo incarnato. La base fondamentale dei Nove Ufficî si trova negli scritti di Santa Margherita Maria Alacoque. Si tratta, quindi, di suggerimenti e istruzioni che ella ricevette da Gesú stesso.
È una pràtica èminenteménte santificante, poiché i diversi Ufficî còstitíscono il núcleo della grande devozione, sostenuta dalle grandi promesse: «Le ànime tièpide diventeranno ferventi e quelle ferventi saliranno rapidamente a una grande perfezione». Il sàggio teòlogo e grande devoto del Sacro Cuore di Gesú, padre Arthur Vermeersch, S.I., ha giustamente scritto: «La formula della vera santità è la completa rinúncia a se stessi, e il mètodo più sémplice per raggiúngerla consiste nel consacrarsi veramente al Sacro Cuore di Gesú con una donazione totale e completa e nel praticare i Nove Ufficî per mostrare e ravvivare questa oblazione di noi stessi».
Per la comprensione del complesso fenomeno di Fatima la conoscenza del conteso storico è essenziale. Chi conosce questo fenomeno attraverso l’inutile e anzi pericolosa letteratura scandalistica e sensazionalistica di Fatima (quella, per intenderci, che trova sempre un nuovo mistero da svelare, un nuovo complotto da seguire e si focalizza sull’inutile ai fini della salvezza eterna), ha di esso un’immagine appiattita e distorta. Per questo è necessaria la lettura del libro Cuore immacolato di Maria. In esso viene presentato tutto ciò che il Cielo ha voluto comunicare ed è stato pubblicato nella Documentação Crítica de Fátima, nelle Cartas da Irmã Lúcia e in altra documentazione originale non disponibile in lingua italiana, tutto ciò insomma che fa emergere il messaggio del fenomeno di Fatima (che va ben oltre le sei apparizioni del 1917), ed è collocato nel suo corretto contesto storico. Il significato autentico dei messaggi emerge, allora, spontaneamente, per essere alimento dell’anima. Nel libro sono presenti anche alcuni contenuti degli interrogatori ai veggenti del 1917 che sono stati poco studiati.
La storia qui narrata segue l’ordine cronologico dello svelamento delle rivelazioni di Fatima alle alte gerarchie della Chiesa prima e alle masse dei fedeli poi e non quello abituale della comunicazione delle rivelazioni ai veggenti. I due ordini cronologici sono differenti perché i veggenti vennero resi depositari non solo di messaggi immediatamente comunicabili ― in questo caso le due cronologie combacerebbero ―, ma anche di segreti, che solo dopo diversi anni iniziarono ad essere resi pubblici. Da qui la discrepanza delle due cronologie.
Il motivo di questa scelta narrativa sta nel fatto che solo questo tipo di cronologia ci dona un autentico discernimento sul fenomeno, mettendoci così al riparo dalle interpretazioni erronee circa l’operato di Dio in esso e la relativa risposta umana. Facendo questo percorso storico ne ricaveremo insegnamento morale e sguardo profetico per comprendere il presente; acquisiremo, altresì, un criterio che ci permetterà di discernere la vera dalla falsa profezia, perché quasi tutte le apparizioni attuali si riferiscono a Fatima, ma solo quelle autentiche lo fanno senza mistificarne il messaggio.
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