
” Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio” (Salmo 90(89),12 ), dice il salmista. Con la sua preghiera ricorda a tutti l’importanza della memoria storica. Proprio questa sono andato recuperando per scrivere il mio ultimo libro Cuore Immacolato di Maria, che uscirà il 13 maggio 2025, e cioè: la memoria storica di Fatima e delle vicende del ventesimo secolo, senza la conoscenza delle quali si fraintende quanto la Madonna ci disse.
Per avere un esempio di quanto sia essenziale alla comprensione del complesso fenomeno di Fatima la conoscenza del conteso storico e di quanto sia inutile e anzi pericolosa la letteratura scandalistica e sensazionalistica di Fatima (quella, per intenderci, che trova sempre un nuovo mistero da svelare, un nuovo complotto da seguire e si focalizza sull’inutile ai fini della salvezza eterna), vi invito a leggere l’anteprima del mio libro Cuore Immacolato di Maria, posta qui sotto. Argomenti trattati nell’anteprima: Consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria, Trionfo del Cuore immacolato di Maria, castigo divino.
Il messaggio di Gesù del maggio 1936
Il tempo passava, lo spirito rivoluzionario dell’ideologia comunista di matrice marxista-leninista aveva invaso il mondo, seppure non dappertutto con la stessa forza. Per Pio XI la consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria continuava a non essere tra le opzioni per fermare questa avanzata apparentemente inarrestabile. Padre Gonçalves si chiedeva e chiedeva a suor Dolores (Lucia) se fosse conveniente continuare ad insistere presso il pontefice per ottenere da lui la consacrazione della Russia. Il 18 maggio 1936, suor Dolores (Lucia) gli rispose per iscritto:
«Quanto all’altra domanda, e cioè se sarà conveniente insistere per ottenere la consacrazione della Russia, rispondo quasi lo stesso che ho detto altre volte. Mi spiace che non sia già stata fatta, ma Dio stesso, che l’ha chiesta, ha permesso che sia andata così. Dirò quello che sento in proposito, anche se è un argomento troppo delicato per parlarne in una lettera, per il pericolo che si perda e venga letta, ma l’affido a Dio stesso, perché temo di non aver trattato la questione con sufficiente chiarezza. Se è conveniente insistere? Non lo so. Mi pare che, se il Santo Padre la facesse ora, Nostro Signore la accetterebbe e darebbe compimento alla sua promessa e senza dubbio darebbe un piacere a Nostro Signore e al Cuore immacolato di Maria.
Interiormente ho parlato dell’argomento a Nostro Signore e poco tempo fa gli chiedevo perché non avesse convertito la Russia senza che Sua Santità facesse questa consacrazione:
“Perché voglio che tutta la mia Chiesa riconosca questa consacrazione come un trionfo del Cuore immacolato di Maria, per poi estendere il suo culto e porre, accanto alla devozione al mio divino Cuore, la devozione a questo Cuore immacolato”. Ma, mio Dio, il Santo Padre non mi crederà, se Voi stesso non lo muovete con una speciale ispirazione. “Il Santo Padre! Prega molto per il Santo Padre. Egli la farà, ma sarà troppo tardi! Tuttavia, il Cuore immacolato di Maria salverà la Russia. È affidata a Lei”.
Ora, padre, chi mi assicura che tutto questo non sia una semplice illusione? A causa di questa paura, non ne ho parlato con nessuno, nemmeno con il mio confessore. Ho paura di ingannare me stessa e gli altri, cosa che voglio evitare ad ogni costo. Lei giudicherà questo, e ne farà ciò che nostro Signore vi ispirerà di fare.
Mi creda, se non fosse per la paura di dispiacere al nostro buon Dio a causa della mia mancanza di chiarezza e sincerità, non avrei mai deciso di parlare così chiaramente. Quando parlo intimamente con Dio, sento che la Sua presenza è così reale che non c’è alcun dubbio nella mia mente, ma quando devo comunicarlo, tutto ciò che ho è la paura dell’illusione».
Analizziamo ora il messaggio e cerchiamo di capire perché suor Dolores era così timorosa di essere vittima di un’illusione.
Il 13 giugno 1929, nell’apparizione di Tuy, come abbiamo visto, la Madonna aveva promesso di salvare la Russia con il mezzo della sua consacrazione al Cuore immacolato di Maria. Il 29 maggio del 1930 era stato comunicato in locuzione interiore a suor Dolores (Lucia) che la condizione per la fine della persecuzione religiosa in Russia non era solo quella di una consacrazione eseguita dal Santo Padre in unione con tutti i vescovi del mondo, ma anche che il Santo Padre promettesse di approvare e raccomandare, dopo aver visto la fine della persecuzione religiosa, la pratica della devozione riparatrice al Cuore immacolato di Maria, rivelatale il 10 dicembre 1925 e confermatale il 15 febbraio 1926. In questo progetto il ruolo del Santo Padre era determinante.
Da ben sette anni Lucia stava obbedendo alla Madonna in questa particolare sua missione di divulgatrice della devozione al Cuore immacolato di Maria. Faceva la sua parte nel comunicare il contenuto delle nuove apparizioni e delle locuzioni a chi di dovere e nel pregare e sacrificarsi per l’intenzione della Madonna. Conosceva, in virtú del segreto affidatole il 13 luglio 1917, da lei ancora conservato nel segreto, le diverse conseguenze della disobbedienza e dell’obbedienza alle richieste celesti e vedeva che le prime si stavano già in parte realizzando con l’apostasia di intere classi sociali e la persecuzione religiosa in Russia e in Spagna. Dal suo punto di vista, alla realizzazione del piano di salvezza di Dio comunicatole dalla Madonna e al coronamento della sua missione mancava solo che il Santo Padre obbedisse alle richieste del cielo. Per questo era convinta che fosse necessario continuare ad insistere presso il Santo Padre per il tramite del vescovo di Leiria affinché ciò avvenisse e non si causasse altro scontento a Gesù.
Eppure, in questo messaggio di Gesù che stiamo analizzando le veniva detto che il Cuore immacolato di Maria avrebbe salvato la Russia a prescindere dall’azione del Santo Padre! Ecco perché suor Dolores (Lucia) alla richiesta di padre Gonçalves, se fosse conveniente insistere presso il Santo Padre per ottenere la consacrazione della Russia, potè rispondere solo con un laconico e confuso: «non lo so» e, rispetto al messaggio ricevuto da Gesù, temere che fosse una semplice illusione. L’evolversi storico, però, testimonierà che le parole udite da suor Dolores non erano una semplice illusione.
Analizzando il messaggio di Gesù possiamo rilevare che il trionfo del Cuore immacolato di Maria si realizza primariamente nell’atto di consacrazione stesso e solo secondariamente nel suo effetto, e cioè la salvezza della Russia. Maria, dunque, trionfa, quando i suoi figli ― il papa unito con tutti vescovi ― con atto di amore nei suoi confronti le riconosce il potere, la sapienza e la misericordia di cui il suo immacolato Cuore è colmo per volontà della Santissima Trinità e a vantaggio dei suoi stessi figli. Ciò mette in rilievo il suo essere nostra mamma, perché ogni mamma terrena trionfa quando i suoi figli le dicono che l’amano e le obbediscono per riconoscenza al suo amore, che non può chiedergli se non ciò che è il loro vero bene.
Rileviamo anche che il secondo scopo della consacrazione della Russia era l’efficace estensione nel mondo cattolico della devozione al Cuore immacolato di Maria. In altre parole, Gesù faceva comprendere che, mentre nei piani divini originali la salvezza della Russia sarebbe avvenuta in modo miracoloso per effetto della sua consacrazione, essendo ormai tardi, non era possibile la sua salvezza e quella delle altre nazione dove si sarebbero sparsi i suoi errori ideologici, senza un esercito formato attraverso la devozione al Cuore immacolato di Maria. Devozione che non era una sorta di «rito magico» che faceva realizzare a Maria Santissima ciò che avrebbe dovuto realizzare la volontà umana unita alla grazia divina, che sempre precede e accompagna. La vera devozione al Cuore immacolato di Maria avrebbe condotto il devoto alla maturità della fede cristiana attraverso la spiritualità riparativa, in un periodo in cui tante anime rischiavano la dannazione eterna per le offese commesse contro di Lui e Maria Santissima, come abbiamo già intravisto nell’esposizione della storia Portoghese, Russa e Spagnola. La devozione aveva lo scopo di creare un esercito di eroi cristiani capaci di sacrificarsi per amore di Dio, della Madonna e del prossimo, capaci di martirio cruento o incruento, capaci quindi di dare un’eloquente testimonianza cristiana alla orda di apostati inferociti battenti bandiera rossa e di mettere in fuga i demoni che ottenebravano le menti.
Era dunque necessario continuare ad insistere presso il Santo Padre perché consacrasse la Russia al Cuore immacolato. Certamente era già tardi! Lo spirito rivoluzionario dell’ideologia comunista di matrice marxista-leninista era attecchito in Spagna. La reiterata richiesta della consacrazione stava però a ricordare che ciò che si sarebbe potuto ottenere con il piegarsi all’obbedienza divina, si sarebbe ottenuto ora col piegarsi al castigo divino:
«Non hanno voluto soddisfare la Mia richiesta!… Come il re di Francia, si pentiranno e la faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori per il mondo, provocando guerre, persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre avrà molto da soffrire».
Guerra civile spagnola (18 luglio 1936 – 1º aprile 1939)
Introduzione
Le profezie di Gesù e di Maria affidate a suor Dolores (Lucia), stavano per realizzarsi. Esattamente come Gesù aveva detto a suor Dolores (Lucia), e cioé:
«Fai conoscere ai Miei ministri che, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel ritardare l’esecuzione della Mia richiesta, lo seguiranno nella sventura»,
i sacerdoti spagnoli avrebbero subito nelle guerra civile spagnola la furia rivoluzionaria comunista come tanti sacerdoti avevano subito insieme a Luigi XVI, re di Francia, la furia rivoluzionaria giacobina. Eppure erano stati avvertiti con largo anticipo, quando la piccola e grande pastorella di Fatima, Giacinta Marto, aveva riferito poco prima di morire:
«Se gli uomini non si emendano, Dio Onnipotente manderà al mondo, a cominciare dalla Spagna, un castigo come non si è mai visto».
Il castigo in Spagna iniziò con l’avvento della Seconda Repubblica nel 1931, continuò con il governo di sinistra del Frente Popular, che mise a dura prova la convivenza democratica degli spagnoli, e venne coronato dalla guerra civile spagnola, che causò 523.000 morti. Uno dei suoi principali studiosi, Antònio Montero Moreno, divenuto poi arcivescovo di Mérida-Badajoz, sostenne, a conferma della parole di Giacinta, che nella storia della Chiesa non vi è traccia di una persecuzione cristiana che abbia sparso tanto sangue in così breve tempo come in quella spagnola, nella quale la maggior parte delle innumerevoli uccisioni dei cattolici in odio alla religione nella zona rossa o sotto il controllo del Frente Popular si concentrarono in sei mesi (secondo semestre del 1936). Solo tra il clero e i religiosi si contarono come vittime dell’odio anticristiano 13 vescovi, 4.184 sacerdoti secolari, 2.365 religiosi e 283 religiose.
(Tratto da Flaviano Patrizi, Cuore Immacolato di Maria. Storia del complesso fenomeno di Fatima.
Antidoto contro la sua letteraturasensazionalistica e scandalistica, Himmel Edizioni, Colli al Metauro, 2025, pp. 131-136).