
Chi è il sacerdote, il prete? Qual è la figura che deve assumere? In questo periodo critico che attraversiamo, tutte le tentazioni della primitiva contestazione protestante si sono fatte vive e
insinuanti, e forse anche quelle del dubbio, tentazioni che si sono insinuate fino nell’intima coscienza del sacerdote, per confondere in lui la beata certezza del suo stato ecclesiale, e sostituirvi un’assillante domanda: “io chi sono?”. La tendenza in tali frangenti è stata di chiedere la definizione dell’identità del sacerdote alla sociologia, alla psicologia o a denominazioni cristiane staccate dalla radice cattolica… noi la domanderemo umilmente a Cristo Signore che ci ha chiamati e consacrati. Questa opera vorrebbe offrire al lettore tale risposta, la risposta del Vangelo e della Chiesa. “Cercati in me”, diceva Gesù a santa Teresa d’Avila. Lo ripete al suo sacerdote che capisce e ritrova se stesso solo in Cristo.

Testo fondamentale che smaschera con grande incisività e precisione tutte le argomentazioni utilizzate dai detrattori della testimonianza della dott.sa Gloria Polo.
Il saggio dimostra l’erroneità delle conclusioni contenute nell’articolo Il caso “Gloria Polo” di Santese Daniele e Daraia Bruna, pubblicato sul sito del GRIS di Matera, ed evidenzia come tali conclusioni siano fondate in parte sul grave fraintendimento:
- degli elementi narrativi della testimonianza della dottoressa Gloria Polo,
- del valore dell’unico documento medico riguardante Gloria Polo che il Santese e la Daraia conoscono;
e in parte sugli erronei presupposti filosofici e teologici degli autori dell’articolo.
Da questa analisi molti aspetti della straordinaria vicenda vissuta da Gloria Polo, criticati dal Santese e dalla Daraia, risulteranno maggiormente chiariti e renderanno ancor più salda la credibilità dell’intera vicenda.
Per una sintetica presentazione della dottoressa Gloria Polo si rimanda alla prefazione del libro di Flaviano Patrizi, Illusione o realtà.