«Fratelli miei, vòglio mandarvi tutti in Paradiso». Cosí diceva il 2 agosto 1216 San Francesco a quanti èrano convenuti alla Porziúncola per il Perdono di Assisi. A distanza di otto sècoli da quel giorno, la tradizione dell’indulgenza, che dalla Basílica di Santa Maria degli Àngeli si estende a tutte le chiese parrocchiali e francescane, si ripete.
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Florinda Romano De Santis e il Volto Santo di Gesú
Florinda Romano De Santis nacque nel 1899 (l’atto di Battesimo riporta la data del 25 gennaio, ma altrove è indicata quella del 17) nel popolare Borgo Sant’Antonio Abate di Napoli, seconda figlia delle quattro nate dalla relazione tra Francesco Romano e Fortuna Dattilo, poi regolarizzata alla morte del marito di lei, affetto da una malattia mentale.
Continua a leggere Florinda Romano De Santis e il Volto Santo di GesúMessaggî di Gesú sul suo Santo Volto alla veneràbile madre Maria Pia Mastena
Madre Maria Pia Mastena nacque a Bovolone (VR) il 7 dicembre 1881 da una famíglia in cui la devozione al Santo Volto aveva già una tradizione, tradotta in pràtiche religiose símili a quelle del Sacro Cuore di Gesú. La bambina, che allora si chiamava Teresa, iniziò fin d’allora l’esercizio della mortificazione e della contemplazione, tanto da anelare al martirio e a darsi penitenze cruente, per riparare le colpe degli altri e sue che vedeva riflesse nel Volto di Gesú, la cui immàgine pendeva da una parete della sua cameretta.
Oltre a darsi a tutti i cómpiti della carità, senza che alcuno l’avesse spinta o gliene avesse parlato, a dieci anni emise il voto di castità per petua, senza capire, a suo dire, tutta la portata di quella obbligazione. Era appunto il 19 marzo 1891, giorno della sua Prima Comunione. E fu pròprio in quella data e per quell’occasione che nei suoi místici rapimenti le parve di scorgere dinanzi allo sguardo l’immàgine di un volto e di una croce ed in maniera cosí chiara che le si incise profondamente nell’ànima, senza peraltro che capisse il profondo significato di quel segno che le ridava la sagoma ben nota del volto di Gesú.
Sentí créscere nella sua attività di bambina l’anèlito dell’apostolato che, intrapreso già prima quale catechista esercitò in parrocchia, divenne vera e pròpria attività illuminativa tra le coetanee: le compagne di scuola, le amiche, e anche con altri, con particolare riferimento alla riparazione ed adorazione, alla fuga dal peccato e dal disórdine.
A diciannove anni entrò nell’Istituto delle Sorelle della Misericòrdia di Verona dove profuse tesori di carità e di zelo. Trasferita a Miane di Treviso, insegnate comunale, come prima cosa istituí tra le consorelle “La mística catena” con lo scopo di tèndere alla perfezione in riparazione e glorificazione del volto di Gesú.
Madre Pia Mastena era un’ànima mística. Lei stessa scriveva in questo periodo: “Quando mi metto in preghiera e talvolta anche per le strade, quando sto facendo lezione a scuola mentre sto parlando con una persona, d’un tratto, me sento investita da uno spírito che mi pènetra tutta”.
Un giorno Gesú le disse:
Io ti ho ritirata tutta in me, il tuo èssere è tutto perduto in me, come tante volte mi hai chiesto: gli altri ti védono, ma tu, che tratti e parli con essi, non esisti piú perché sono io che vivo ed agisco realmente in te.
Nel 1930, sotto la guida di S.E. Mons. Eugenio Beccegato fondò la Congregazione delle Suore del Santo Volto con lo scopo preciso di glorificare il Volto appassionato di Gesú attraverso un apostolato aderente ai bisogni della società: in parrocchia, nella scuola, tra i malati.
Nel 1924 Gesú dettò “La via Crucis” di cui ci piace sottolineare la VI stazione in cui fa riferimento al Santo Volto di Gesú:
Dammi il tuo cuore, o sposa.. Là bramo vedere scolpita l’immàgine del mio volto sfigurato: impresso in te, riceverà nuova bellezza, nuovo splendore ed il tuo cuore si dilaterà, s’infiammerà, e vorrà solo vedere e contemplare il volto mio, il volto dello sposo divino.
Nel 1926 scrive “Il testamento di Gesú” di cui riportiamo un brano che si riferisce al Santo Volto:
Àbbimi sempre presente nella memòria.. benché lungi dalla terra ove io ti làscio, ti dono il sudario dove impressi il mio volto addolorato, grondante vivo sàngue… sia questo lo spècchio ove ogni ora tu dovrai rimirarti, procura di ricopiare in te le fattezze del tuo sposo.
Suo Maria Pia Mastena voleva stampare il volto di Cristo sul volto di ogni uomo, il vdolto di Cristo, come mezzo per restaurare il volto dell’uomo, l’ardore, di “riparare e ristabilire l’immagine del dolce Gesú nella ànime”, la rendeva incisiva nella sua azione apostòlica, che tutti raggiungeva, ma ance solerte nell’uso dei mezzi di spostolato: tra questi emerge il suo ardito propòsito di stampare migliàia immàgini del Santo Volto della Sindone, da inviare in tutto il mondo, compresa la Rússia, perché nel suo spírito ardeva il messàggio ricevuto da Gesú:
Per il mio santo colto sarà salvo il mondo,
e ancora
L’immàgine del mio Santo Volto attirerà gli sguardi di compiacenza del mio Padre celeste sulle ànime ed egli si piegherà a misericòrdia e perdono.
Messaggî di Gesú sul suo Santo Volto alla serva di Dio Maria Concetta Pantusa
Accenni biogràfici
La serva di Dio Maria Concetta Pantusa (3 febb 1894 – 27 mar 1953) da fanciulla ebbe non poco a soffrire per il duro trattamento del padre, che la condusse con sé in Brasile dove si recava in cerca di lavoro. Qui Concetta andò sposa al giovane ferroviere Vito De Marco che morí nella guerra del 1915-’18.
Continua a leggere Messaggî di Gesú sul suo Santo Volto alla serva di Dio Maria Concetta PantusaCorpus Domini
Maria Valtorta, I Quadernetti, 4 giugno 1953
Continua a leggere Corpus DominiMeditazione per l’Ora Santa tratta dai Quadernetti di Maria Valtorta
Introduzione
6 lúglio 1944[1]
Continua a leggere Meditazione per l’Ora Santa tratta dai Quadernetti di Maria Valtorta
Dice Gesù:
«Vedi, ànima mia, che avevo molta ragione di dire: “La conoscenza del mio tormento del Getsèmani non sarebbe capita e diverrebbe scandalo?”.
Messaggî di Gesú alla serva di Dio madre Maria Pierina De Micheli sul santo volto
Disse Gesú alla serva di Dio madre Maria Pierina De Micheli (1890-1945):
Continua a leggere Messaggî di Gesú alla serva di Dio madre Maria Pierina De Micheli sul santo voltoAlexandrina Maria da Costa apòstola dell’Eucaristia
La cooperatrice salesiana e apòstola dell’Eucaristia Alexandrina Maria da Costa (Balazar, 30 marzo 1904 – Balazar, 13 ottobre 1955), beatificata da Giovanni Pàolo II il 25 aprile 2004, rifulge tra i santi «che nell’Eucaristia hanno trovato l’alimento per il loro cammino di perfezione. ¡Quante volte essi hanno versato làcrime di commozione nell’esperienza di cosí grande mistero ed hanno vissuto indicíbili ore di giòia “sponsale” davanti al Sacramento dell’altare!» (Mane nobiscum 13).
Continua a leggere Alexandrina Maria da Costa apòstola dell’EucaristiaLa “Ora della Desolata” dettata da Maria Santíssima a Maria Valtorta
Per chi non conoscesse questa pia devozione dell’Ora della Desolata, consíglio di iniziare la lettura dall’Introduzione. A premessa vorrei solo aggiúngere che la meditazione (fondata sui nostri pensieri o su quelli presi in prèstito dallo scritto di un autore), costituendo la fase iniziale della preghiera, la fonte da cui quest’última dovrebbe sgorgare, è già preghiera anche quando non è ancora diàlogo diretto con Dio. La pràtica della meditazione ci insegna che pregare è prima di tutto e soprattutto ascoltare. Solo cosí impariamo a chièdere in preghiera ciò che non potrà mai èsserci rifiutato.
Continua a leggere La “Ora della Desolata” dettata da Maria Santíssima a Maria ValtortaOfferta delle pròprie sofferenze per i purganti
Dice Gesú:
Il venerdí sia per coloro che vívono la loro crocifissione spirituale nel Purgatòrio cercando Dio e non potèndolo ancora avere.
Tu sai, come Io so, cosa vòglia dire sentirsi separati da Dio[1]. Io so, tu non sai, il giúbilo che rapí in un túrbine di amore i giusti quando lo apparii un lontano venerdí[2] e dissi: “L’attesa è finita. Venite a possedere Iddio”.
Perché ogni venerdí i miei àngeli pòssano dire a molti spíriti purganti questa parola, soffri e offri ogni venerdí. I beati sono le gemme nate dal Sàngue che ho sparso sino all’estrema stilla il venerdí di Parasceve pasquale. Aprire ad un’ànima il Regno e introdurla nella beatitúdine è rèndermi ciò che è mio. Giustízia dunque e amore per Me.
Brano tratto da Maria Valtorta, I Quaderni del 1944, 29.5, CEC, Isola del Liri, p. 394-395.
Note
[1] Per la scrittrice: a partire dal 9 aprile, p. 320ss. Per Gesú: Matteo 27,46; Marco 15,34.
[2] Quello della morte e discesa agli ínferi di Gesú.
Offerta delle pròprie sofferenze per i disperati
Dice Gesú:
Il mercoledí lo darai al tuo Signore per “i tuoi pòveri fratelli disperati” come li chiami tu[1].
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Dice Gesú:
La doménica, il lunedÍ e martedÍ (offri le tue sofferenze) per il Sacerdòzio. Nel Sacerdòzio includo tutti i consacrati di ogni gènere e categoria. ¿Perché tre giorni per loro soli? Perché, per il bisogno che ne hanno, non basterébbero tutti e sette.
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Offerta delle pròprie sofferenze per i peccatori
Dice Gesú:
Il sàbato è il giorno della Mamma, ed Ella ti ha già chiesto di soffrire per i peccatori. Sia dunque ogni tuo sàbato un fàscio di spine che ti serri sul cuore perché s’infiori di rose da offrire a Maria. Ogni peccatore che torna a Dio è una rosa che tu deponi ai piedi della Madre, una rosa con cui Ella si deterge il pianto che le sgorga dal cíglio da quando la feci Madre dell’umàn gènere così a Me nemico.
E per, te? La settimana è finita e il píccolo Giovanni non ha avuto un’ora di libertà per pensare a sé.
A te ci penso lo. Io e la Mamma. E mentre tu fai quello che puoi, come puoi, malamente nonostante il tuo buòn volere, Io e la Mamma facciamo per te, come Noi sappiamo. Se tu logorassi la vista, le labbra, le ginòcchia e il cuore a pregare, a lavorare per te, non ti faresti che uno stràccio di veste rispetto a quella regale che ti tesse Maria e che il tuo Gesú fa di porpora nel suo sàngue; perché ti amiamo e vediamo che ci ami.
Brano tratto da Maria Valtorta, I Quaderni del 1944, 29.5, CEV, Isola del Liri, p. 394-395.
Offerta delle pròprie sofferenze per gli idolatri
Dice Gesú:
Il giovedí soffrirai per la grande categoria degli idolatri.
Continua a leggere Offerta delle pròprie sofferenze per gli idolatri
La croce via della misericordia e della salvezza
Sin da bambino ho imparato che
Continua a leggere La croce via della misericordia e della salvezza«Cristo crocifisso è scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani, ma per chi crede é potenza e sapienza di Dio» ( 1Cor 1,23 – 24).
Introduzione alla passione e morte di Gesú
Dice Gesù:
«Ed ora vieni. Per quanto tu sia questa sera come uno prossimo a spirare, vieni, ché Io ti conduca verso le mie sofferenze. Lungo sarà il cammino che dovremo fare insieme, perché nessun dolore mi fu risparmiato. Non dolore della carne, non della mente, non del cuore, non dello spirito. Tutti li ho assaggiati, di tutti mi sono nutrito, di tutti dissetato, fino a morirne.
Differenza tra fraternità e fratellanza
Catechesi di don Giuseppe Agnello tenuta l’11 Febbràio 2023 per un ritiro delle Suore di Marta e Maria a Roma.
Per ascoltare la catechesi, clicca sul símbolo bianco del play, posto in basso a destra nel riquadro soprastante.
Continua a leggere Differenza tra fraternità e fratellanzaIl culto dei santi esorcisti
Catechesi di don Giuseppe Agnello tenuta il 6 Novembre 2022, nella chiesa di Sant’Antònio in Capo d’Orlando (ME), h.17:00.
Per ascoltare la catechesi, clicca sul símbolo bianco del play, posto in basso a destra nel riquadro soprastante.
Continua a leggere Il culto dei santi esorcistiBenevento terra di streghe e di santi
Benevento fu terra di streghe
La leggenda delle streghe si diffuse nel capoluogo sannita durante il regno del Duca longobardo Romualdo negli anni 680-683, quando l’imperatore bizantino Costante teneva in assèdio la città. La saga, antica per tradizione, fu recepita dal pòpolo che, suggestionato, credeva nel suo potere màgico. Romualdo, preoccupato della situazione che peggiorava dràmmaticaménte in città, si consultò con il prete Barbato e questi, di caràttere risoluto, dialogò con Costante che desistette dal suo progetto di conquista, ma pretese che Romualdo e il suo pòpolo si convertíssero al cristianésimo. I longobardi si convertírono. Barbato fu acclamato véscovo di Benevento. Il nuovo Pastore sconfessò ogni forma di superstizione spécie quella degli àlberi ai quali i longobardi appendévano pelli di animali sacrificati, abbattendo l’àlbero sacrílego prescelto come símbolo del culto idolàtrico: il noce.
Continua a leggere Benevento terra di streghe e di santiCrocifissione e morte di Gesú
Lettura drammatizzata tratta da Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, vol. X, cap. 609, CEV, Isola del Liri, 2000.
Colonna sonora: John Debney, Lisa Gerrard, Rachel Portman, Gingger Shankar, The passion of the Christ.
Per ascoltare la lettura drammatizzata, clicca sul símbolo bianco del play, posto in basso a destra nel riquadro soprastante.
Continua a leggere Crocifissione e morte di GesúSan Giuseppe sposo della beata vérgine Maria
San Giuseppe è l’uomo giusto e fedele (Mt 1,19), l’último patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso l’úmile via dei sogni per èssere sposo della beata vérgine Maria, padre putativo di Gesú e protettore della Santa Famíglia.
Continua a leggere San Giuseppe sposo della beata vérgine MariaChi è paziente ottiene sempre ricompensa
13 ottobre 1946
Continua a leggere Chi è paziente ottiene sempre ricompensa«Certa è la ricompensa data a chi è paziente perché il paziente ímita il suo Padre Celeste, che tanto è paziente nell’attèndere le conversioni degli uòmini peccatori, ma che poi ha ricompensa della sua amorosa pazienza col godere dei suoi salvati.
La Festa della Divina Misericòrdia
È la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericòrdia. Gesú parlò per la prima volta del desidèrio di istituire questa festa alla suora polacca santa Faustyna Kowalska a Plock nel 1931.
Continua a leggere La Festa della Divina MisericòrdiaSan Francesco di Sales e la pazienza
San Francesco di Sales, Filotea, Capitolo III, “La pazienza”:
Continua a leggere San Francesco di Sales e la pazienzaGesú: Riflessioni sulla Passione di Gesú e di Maria e sulla con-passione di Giovanni
Dice Gesù[1]:
«Tu lo hai visto quanto costi essere Salvatori. Lo hai visto in Me ed in Maria. Le nostre torture le hai tutte conosciute ed hai visto con che generosità, con che eroismo, con che pazienza, con che mitezza, con che costanza, con che fortezza le abbiamo subite per la carità di salvarvi.
Continua a leggere Gesú: Riflessioni sulla Passione di Gesú e di Maria e sulla con-passione di GiovanniL’amore chiede sempre tutto
L’amore chiede sempre tutto. Questo “tutto” ha una misura diversa per ciascuno, in base alla capacità data a ognuno da Dio, ma è sempre il tutto che si può dare perché nell’amore non ci sono mezze misure. Continua a leggere L’amore chiede sempre tutto
Le asprezze della vita
Non lasciamo che le asprezze della vita rèndano aspri i nostri cuori.
Non permettiamo
che le amarezze delle circostanze
rèndano amaro il nostro vívere.
Siamo dòcili abbastanza per
sentire il profumo delle rose oltre al dolore delle spine,
sentire la dolcezza del miele senza pensare alla Continua a leggere Le asprezze della vita
Il castello di sabbia
Un giorno San Francesco di Sàles (1567-1622) raccontava che quando era bambino aveva costruito un castello di sàbbia vicino al mare, poi passò un ragazzo e con un càlcio distrusse il castel Continua a leggere Il castello di sabbia
Offerta delle proprie sofferenze per i disperati
Dice Gesù[1]:
«Il mercoledì lo darai al tuo Signore per “i tuoi poveri fratelli disperati” come li chiami tu[2].
Continua a leggere Offerta delle proprie sofferenze per i disperati
Come ottenere il perdono di Dio?
La risposta alla domanda Come ottenere il perdono di Dio? ce la offre il capitolo 28 del libro biblico sapienziale del Siracide. L’autore biblico si rivolge ad un popolo che ancora non ha ricevuto il sacramento della riconciliazione, ma la sua risposta è validissima anche per noi cristiani perché ci indica la necessaria disposizione per ricevere il perdono sacramentale. Continua a leggere Come ottenere il perdono di Dio?
Sui messaggi apparentemente cristiani corredati da presunte promesse divine
Chiunque utilizzi uno smartphone per comunicare tramite sms, Wathsapp o qualsiasi social network ha ricevuto almeno una volta uno di quegli innumerevoli messaggi apparentemente cristiani corredati da presunte promesse divine che circolano in rete. Poiché tali messaggi purtroppo mischiano pericolosamente verità e menzogna, desidero ad essi dedicare una breve riflessione. Continua a leggere Sui messaggi apparentemente cristiani corredati da presunte promesse divine
L’effetto della benedizione sacerdotale
Gesù parlò dell’effetto della benedizione sacerdotale alla stigmatizzata cattolica tedesca Teresa Neumann (Konnersreuth, 8 aprile 1898 – Konnersreuth, 18 settembre 1962), donna da Lui già scelta per essere testimone vivente del sacramento eucaristico. Teresa, infatti, per 36 anni si cibò unicamente dell’Eucaristia quotidiana. Continua a leggere L’effetto della benedizione sacerdotale
Come fare un regalo preziosissimo a Natale senza soldi
Come fare un regalo preziosissimo a Natale senza soldi? Bella domanda! Ma molto più bella la risposta di Gesù offertaci attraverso sant’Antonio Maria Claret. Continua a leggere per sapere il meraviglioso segreto che ci svela Gesù.
Dice Gesù: Continua a leggere Come fare un regalo preziosissimo a Natale senza soldi
Gesù e Maria ci offrono una meditazione per il Natale
In preparazione al prossimo Santo Natale vi segnalo due messaggi che la mistica cattolica Maria Valtorta ricevette il 25 dicembre 1946. Nel primo Gesù ci parla della semplicità e nel secondo la Vergine Maria ci insegna cosa è necessario perché in noi viva Cristo come in lei. La lettura ci aiuta a saper ben valutare le intenzioni di fondo che animano le nostre azioni e se stiamo camminando verso la vera luce. Continua a leggere Gesù e Maria ci offrono una meditazione per il Natale
Lettera di Dio agli sposi
Il progetto originario di Dio sugli sposi è stupendo. Per tutti coloro che hanno ricevuto la chiamata al matrimonio, Dio da tutta l’eternità ha pensato un essere simile, di sesso opposto che fosse “carne della mia carne e osso delle mie ossa” (Gen 2,23) da affidarci e al quale affidarci. Ha progettato una comunione di amore che potrebbe essere immagine della Santissima Trinità (cfr. Ef 5, 20-33), la quale è infinito amore reciproco, traboccante di gioiosa fecondità. Ho scritto “potrebbe”, perché il condizionale è d’obbligo visto che Continua a leggere Lettera di Dio agli sposi
Nuova versione del Padre nostro: un’alterazione delle parole di Gesù?
Come tutti sapranno, la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) ha sottoposto alla Santa Sede il testo della nuova edizione del Messale Romano per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del “Padre Nostro” e del “Gloria”.
In particolare, a mutare sarà la formula del Padre nostro “e non indurci in tentazione”, che sarà sostituita da “e non abbandonarci alla tentazione” e nel Gloria si passerà dalla formula “pace in terra agli uomini di buona volontà” a “pace in terra agli uomini amati dal Signore”.
Continua a leggere Nuova versione del Padre nostro: un’alterazione delle parole di Gesù?Il genio dell’uomo testimonia la potenza di Dio
Il genio dell’uomo si manifesta in tanti ambiti, sia nelle scienze che nelle arti. Pensiamo per esempio alla produzione musicale. Tutti più o meno hanno fatto esperienza del peculiare potere della musica di toccare il nostro cuore e muovere la nostra volontà. Continua a leggere Il genio dell’uomo testimonia la potenza di Dio
La devozione al Santo Volto e i suoi frutti
L’apòstola della devozione al Santo Volto, la beata madre Maria Pierina (Giuseppa Maria) De Micheli, religiosa della Congregazione delle figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires, ebbe il privilegio di ricevere dei messaggi da Gesù e dalla Madonna. Da persona diligente e altruista appuntava nel suo diario le sue esperienze mistiche. Sotto la data del 31 maggio 1938 scrisse:
Continua a leggere La devozione al Santo Volto e i suoi fruttiSolo la vera preghiera ci fa sopportare ogni cosa
“Quando un’anima… non esce dall’orazione fermamente decisa a sopportare ogni cosa, tema che la sua orazione non venga da Dio” (Santa Teresa d’Avila, Cammino di perfezione 36,11).
La grande promessa del Sacro Cuore di Gesù
Ejercisios espirituales por la Pentecostés dictados por Jesús a santa Faustina Kowalska
Gesù: è necessario evangelizzare diffondendo i libri cristiani
Esercizi spirituali per la Pentecoste dettati da Gesù a santa Faustina Kowalska
DALLA MAGIA A GESÙ. Testimonianza di Franco Antonelli
Perché 13 milioni di italiani cadono vittima della magia?
Nessuna creatura che appartiene a Dio andrà perduta ma vivrà in eterno
Il 18 marzo 2018 la veggente Mirjana ha reso pubblico il presunto messaggio della Vergine Maria dai lei ricevuto. In esso vi è una frase che per alcuni è sembrata scorretta. È la seguente: “Sappiate che nessuna creatura che appartiene a Dio andrà perduta ma vivrà in eterno”. In realtà è una frase corretta e ben lo sanno tutti coloro che, ricordandosi cosa Gesù disse nell’ultima cena, sanno anche cosa significhi appartenere a Dio, e cioè: “Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando” (Giovanni 15,14).
Continua a leggere Nessuna creatura che appartiene a Dio andrà perduta ma vivrà in eternoL’Ora santa di Gesù: IV. “Se rimanete in Me e rimane in voi la mia Dottrina, vi sarà dato quel che chiedete”
«“Se rimanete in Me e rimane in voi la mia Dottrina, vi sarà dato quel che chiedete”[1].
Io scendo in voi e mi faccio cibo vostro. Ma, come Centro che Io sono, a Me vi aspiro. “Voi vi nutrite di Me, ma con più ragione Io mi nutro di voi. Le due fami sono insaziabili e continue. La vite nutre i suoi polloni. Ma sono i polloni che fanno la vite. L’acqua nutre i mari, ma sono i mari che nutrono l’acqua, risalendo in evaporazione per scendere di nuovo. Perciò voi dovete rimanere in Me come Io in voi. Divisi, non Io, ma voi morreste.
Continua a leggere L’Ora santa di Gesù: IV. “Se rimanete in Me e rimane in voi la mia Dottrina, vi sarà dato quel che chiedete”L’Ora santa di Gesù: III. “Amatevi l’un l’altro come Io vi ho amato”
«“Amatevi l’un l’altro come Io vi ho amato”[1].
Dalla cuna alla croce. Da Betlem al monte Oliveto, vi ho amati.
Il freddo e la miseria della prima mia notte nel mondo non mi ha impedito di amarvi collo spirito mio e, annichilendo Me stesso sino a non poter dirvi, Io Verbo: “Vi amo”, vi ho detto quelle parole con lo spirito mio, inscindibile da quello del Padre e con Esso operante in una attività inesausta.
L’Ora santa di Gesù: II. “Uno di voi mi tra dirà”
« “Uno di voi mi tradirà”[1].
Uno di voi! Sì, nella proporzione di uno a dodici, uno di voi mi tradisce.
Ogni tradimento è più penoso di una lanciata. Guardate l’Umanità del vostro Redentore. Dalla testa ai piedi è tutta una ferita. La flagellazione fa inorridire chi la medita e agonizzare chi la prova. Ma fu strazio di un’ora. Voi che mi tradite mi flagellate il Cuore. Sono secoli che lo fate.
L’Ora santa di Gesù: I. “Se non ti laverò non avrai parte nel mio Regno”
L’Ora santa ha sempre avuto una grande importanza nella devozione cattolica al Cuore di Gesù. Il papa Pio XI l’ha lodata e raccomandata nella Enciclica “Miserentissimus Redemptor”.
Continua a leggere L’Ora santa di Gesù: I. “Se non ti laverò non avrai parte nel mio Regno”RILIEVI SULLA FEDE DEI MAGI
DIO PADRE: “VORRESTE SOLO PAROLE DI MISERICORDIA”
PERCHÉ VISITARE GESÙ NEL TABERNACOLO?
FERMATI! PERCHÈ CORRI? NON SAI CHE IL CIELO È IN TE?
Ferma la frenesia e l’agitazione! prenditi tempo ed ascolta: non c’è azione più fruttuosa di quella abbandonata all’Onnipotenza di Dio. Le seguenti parole consegnate da Gesù a don Dolindo Ruotolo, contenute nell’opuscolo “Sulla fiducia in Dio”, ti indicheranno il segreto per ritrovare la pace:
Continua a leggere FERMATI! PERCHÈ CORRI? NON SAI CHE IL CIELO È IN TE?IL CULTO DEL SILENZIO
VINCERE LA PIGRIZIA
La pigrizia secondo la Bibbia
Scorrendo il testo biblico ci si imbatte nella descrizione del pigro. Il libro dei Proverbi ci dice di esso che: Continua a leggere VINCERE LA PIGRIZIA
QUAL’È IL TUO CONTRIBUTO PER MIGLIORARE GLI ALTRI?
Lasciamoci risvegliare dalle parole contenute nel seguente messaggio di Maria Santissima. Che questo cammino di Avvento possa essere un vero cammino di conversione e di rinascita.
Continua a leggere QUAL’È IL TUO CONTRIBUTO PER MIGLIORARE GLI ALTRI?PIÙ FORTE DELLA MORTE: L’AMORE
Cosa ti muove? Quale logica guida il tuo agire? Le logiche principali che possiamo adottare sono quelle della ragione e quelle dell’amore, ma quest’ultima pur non essendo mai irrazionale e quindi mai antagonista alla logica della ragione, la perfeziona.
Continua a leggere PIÙ FORTE DELLA MORTE: L’AMOREAPPRENDISTI DELL’AMORE: TE VERAMENTE FELICE
Ritroviamo il meraviglioso stupore dell’incontro con Dio. Il cammino dell’Avvento appena iniziato riapre i nostri occhi assopiti sulla gratuità dell’amore di Dio. Quale dono più grande della Santa Messa in cui la Trinità chiede ospitalità nei nostri poveri cuori? L’abitudine, l’incoscienza rischia di disperdere il tesoro che ci è affidato, lasciamoci accompagnare dalle parole della mistica cattolica Catalina Rivas che ci racconta una sua personale esperienza nella quale la Madonna le ha insegnato il vero significato della Santa Messa e il giusto modo di partecipare ad essa. Continua a leggere APPRENDISTI DELL’AMORE: TE VERAMENTE FELICE
SVEGLIA! È ORA DELLA SANTITÀ
Lasciamoci risvegliare dalle parole contenute nel seguente messaggio di Maria Santissima, perché il prossimo Avvento possa essere un vero cammino di conversione e di rinascita. Continua a leggere SVEGLIA! È ORA DELLA SANTITÀ
Sulla fiducia in Dio
L’arte del soffrire
Siamo felici di presentare il nuovo video integrale di Flaviano Patrizi: “L’arte del soffrire”. L’autore, ben lungi da volere fare un inno al masochismo, affronta il problema della sofferenza inevitabile raccontando una squarcio della propria vita e di quella di suo padre, malato di SLA. È una testimonianza molto commovente. Sarà utili a tutti: non solo a coloro che, non cristiani, sono influenzati da quella parte della cultura che erroneamente considera l’accettazione della sofferenza (la croce) “una stoltezza” (cfr. 1Cor 17,23), ma anche a tanti cristiani che indotti da una pseudo spiritualità del comfort rifiutano le sofferenze della vita e dimenticano che Gesù disse:
Continua a leggere L’arte del soffrire
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