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Invocazione a Maria Ss. per la Pace

La seguente preghiera è stata dettata alla mistica cattolica Maria Valtorta il 13 agosto 1943 e chiedeva a Maria di ottenere la pace nel mezzo del secondo conflitto mondiale, ma è perfettamente applicabile a quella guerra da troppi oggigiorno inavvertita, nella quale siamo immersi, che genera molte vittime alla grazia e che prende nome di guerra tra bene e male. Le armi impiegate dal nemico infernale del genere umano sono il relativismo morale e l’edonismo, e la stragrande maggioranza degli uomini vi cadono vittima.


Chiediamo dunque a Maria Assunta la grazia della pace, in virtù della sua stessa Assunzione al cielo in anima e corpo. La sua assunzione e sì stata per lei un privilegio ma ciò non significa che non l’abbia anche meritata. La nostra Mamma celeste, infatti, non solo fu concepita senza quel peccato originale a causa del quale i figli di Adamo e Eva subiscono la morte e la corruzione del proprio corpo, ma come nuova Eva non ha mai commesso alcun peccato attuale. Sono quindi i suoi meriti che la rendono “onnipotente per grazia”, “punto debole di Dio” e ci otterranno le grazie necessarie alla nostra salvezza. Dunque: “Per questa tua Assunzione, dacci la pace, o Maria!“.

Invocazione a Maria Ss. per la Pace

«In quest’ora di tenebre, in cui tanta parte di mondo piange sulle rovine della Patria, e case e affetti e sogni cadono infranti sotto la bufera di un castigo meritato ma tremendo, con la coscienza
oscurata dalle colpe e dal dolore invochiamo il Cielo e Te, che del Cielo sei Regina.
Scenda la luce della Grazia a darci lume per capire e capacità di chiedere ciò che ci è realmente necessario. Scenda ad istruire i nostri cuori, che hanno perduto la scienza della Vita e non sanno più che peccare. Scenda ad insegnarci la preghiera e l’amore.
Abbiamo tanto bisogno d’amare e di pregare. Non lo sappiamo più fare, credendo veramente in Dio, amando Dio con tutte le nostre forze e amando quelli che Dio ci ha dati per fratelli. Non sappiamo più amare e pregare, e da questo è venuto ogni nostro male.
Al posto del cuore abbiamo un nodo di odio e di peccato. La nostra anima, come un uccello preso nella rete dell’uccellatore, non sa più alzarsi verso il Cielo e agonizza mordendo il fango della
terra.
O Maria, tu che ottenesti che l’acqua nelle idrie si mutasse in vino (Gv 2,1-11), ottienici il miracolo più necessario:
quello della conversione all’amore dei nostri cuori impastati di odio. Levaci queste tendenze da Caino, tu che sei la Madre di Dio e nostra.
Per quella divina maternità, immacolata e verginale, che forma la tua duplice corona, sii Madre una seconda volta di questa povera umanità che muore fra le strette del Vinto dal tuo tallone (Gen 3,15), che si vendica su noi, deboli e ciechi, della sconfitta avuta da te, Fortissima.
Unisciti una seconda volta allo Spirito d’amore per generarci nuovamente alla vita della grazia.
Se rinasceremo in te, prenderemo dal tuo Cuore la purezza che più non abbiamo e la carità che ci fa figli di Dio. Sapremo e potremo allora alzare di nuovo i cuori in una preghiera che non è vuoto suono di parole, ma atto santo di fede e volontà.
Insegnaci a pregare e ad amare, o Maria.
Guida tu le nostre anime e le nostre labbra, Vergine santa, per chiedere quella pace di cui sei Regina e Tesoriera, perché sei la Madre del Cristo che è la Pace stessa.
Insegnaci a chiedere e a meritare la pace che rende i figli ai genitori, i mariti alle spose, i padri ai bambini, la pace che ci fa buoni e operosi, la pace che unisca i popoli, ora divisi, sotto il segno del
tuo Figlio, che ha detto di amarci come fratelli e che da Fratello ci ha amati dando la sua vita per noi.
Pace, o Vergine santa! Per questa tua Assunzione, dacci la pace, o Maria!
Perché credano doppiamente in te coloro che già in te credono e che ti amano non come meriti, ma come sono capaci di amare; credano coloro che ancora non ti conoscono per quello che sei
realmente, coloro che ti negano e coloro che ignorano che tu sei.
Balena, o Stella del Mattino, su questo cielo offuscato dalle vampe e profanato dalle maledizioni.
Fuga col tuo sorriso l’incubo che si è steso sul mondo e che fa i figli di Adamo dubitosi di Dio.
Difendici, o Regina, contro le insidie di ogni forma, e difendi la missione del tuo Figlio, venuto a portare la pace al mondo a costo del suo dolore.
Un giorno tu dicesti: “Sia fatto secondo la parola di Dio” (Lc 1,38), e per questa tua parola ebbe inizio la salvezza dell’uman genere.
Oh! strappa per noi all’Eterno, in ricordo di quell’ora nella quale ti fondesti con la Trinità Ss., la parola di pace.
Fa’ che le labbra divine del tuo Figlio dicano questo “Fiat” benedetto e che, cessato il fragore degli strumenti omicidi, si alzi al trono dell’Altissimo ed al tuo, Vergine gloriosa, l’inno che celebra la
bontà del Signore e la potenza tua».

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