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Màncano solo pochi giorni alla chiusura della petizione

Màncano pochíssimi giorni alla chiusura della petizione intitolata “Chiediamo l’abolizione della Comunione in mano – petizione da inoltrare a papa Francesco”. Il 6 gennàio 2025 sarò l’último giorno in cui sarà possíbile firmarla. Abbiamo raccolto finora 1724 firme, ma vorremmo portarne un maggiór número a papa Francesco, perché la voce della promotrice, la signora Renata Spoto, la mia, la tua e quella di tutti i sottoscrittori sia maggiormente ascoltata a glòria di Dio, che ha voluto questa iniziativa. 

Vòglio condividere con te qualcosa che potrebbe aiutarti a rispóndere alle possíbili obiezioni che qualcuno potrebbe sollevare sulla petizione. Questo qualcosa è ciò che un noto apologeta cattòlico, autore di numerosi libri, mi ha scritto in mèrito alla petizione e un mio brevíssimo commento ad esso: 

“Caro amico – mi scrive l’apologeta -, siamo ovviamente d’accordo nel merito dell’iniziativa. Nutriamo però perplessità su questi mètodi, per un motivo molto sémplice: qualora avéssero scarso successo, come purtroppo avviene non avendo i mezzi adatti, si finisce con il convíncere gli avversarî a proseguire sulla loro strada, perché pòssono conclúdere: sono cosí pochi”. 

L’apologeta ha ragione: la petizione è uno strumento éffettivaménte póvero e, per molti versi, inadatto a farci raggiúngere lo scopo che ci stiamo prefiggendo con essa. Ma il timore dello scarso successo, per di più facilmente préventivàbile, e dell’abuso di esso da parte degli avversari non può èssere il critèrio che ci induce a non servirci di questo strumento, perché Gesú ci ha dato un esémpio opposto. Gesú infatti ha utilizzato l'”inadatto” strumento dell’esortazione con Giuda sebbene Lui avesse non solo il timore dello scarso successo che avrebbe ottenuto con esso, ma la certezza dell’insuccesso e dell’abuso di esso da parte di Giuda.  Gesú non ha certo detto: “La mia esortazione a Giuda non avrò successo e lui ne abuserà, per questo non lo esorterò più al bene”, ma lo ha esortato continuamente, sebbene il farlo fosse per Lui un martírio, ricevendo sempre da Giuda un rifiuto.

Così agisce l’amore incarnato e così dovrebbe comportarsi chiunque si professa cristiano. Non perdiàmoci, dunque, in ragionamenti inútili, che pàiono prudenti ma sono solo la manifestazione della conservazione di un resíduo della pròpria umana forma mentale. Adottiamo, invece, il pensiero di Gesú. Non perdiàmoci di coràggio nel consigliare la firma della petizione per il sémplice fatto che essa è un mètodo per il quale risulteremo pòveri e inascoltati. Per amore del nostro pròssimo, facciamo di tutto per indicargli  la volontà di Dio, compresa la firma della petizione oggetto del presente artícolo. E facciàmolo specialmente a vantàggio delle attuali guide della Chiesa Cattòlica, sapendo che siamo per loro la mano amica che Gesú contínua a tèndergli

ATTENZIONE

  • nel firmare la petizione è necessàrio utilizzare un pròprio indirizzo email reale perché il sistema prevede che la firma venga confermata cliccando su di un link inviato all’indirizzo email utilizzato in fase di firma.
  • La firma è gratuita. Non è necessàrio, quindi, fare una donazione a change.org.
  • Le eventuali donazioni inviate liberamente a change.org non saranno girate ai promotori della petizioni, ma change.org le utilizzerà per pubblicizzare la petizione.

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