Àudio-commento teològico-spirituàle alle letture e alle preghiere del Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum[1], (it.: Messale Romano riveduto per decreto del sacrosanto Concílio di Trento), tratto da Maria Valtorta, Il libro di Azaria, CEV.
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Pròprio della s. Messa tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
INTRÓITUS
Se la II domenica di Avvento ricorre l’8 dicembre, si celebra la festa dell’Immacolata Concezione, e si fa la commemorazione della domenica aggiungendo dopo l’orazioni di colletta, super oblata e post communio l’orazione propria della domenica con un’unica conclusione.
INTRÓITUS
Is. 30, 30 – Pópulus Sion, ecce Dóminus véniet ad salvándas géntes: et audítam fáciet Dóminus glóriam vocis suæ in lætítia cordis vestri. Ps. 79, 2 – Qui regis Israël, inténde:qui dedúcis, velut ovem, Ioseph. Glória Patri…Is. 30, 30 – Pópulus Sion, ecce Dóminus…
Popolo di Sion, ecco il Signore verrà a salvare tutte le genti: il Signore farà udire la gloria della sua voce inondando di letizia i vostri cuori. Ascolta, tu che reggi Israele, tu che guidi Giuseppe come un gregge. Gloria al Padre… Popolo di Sion, ecco il Signore…
- MESSA SENZAGLÓRIA
ORÁTIO
Éxcita, Dómine, corda nostra adpræ parándas Unigéniti tui vias: ut,per eius advéntum, purificátis tibiméntibus servíre mereámur. Quitecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.
Eccita, o Signore, i nostri cuori a preparare le vie del tuo Unigenito,affinché, mediante la sua venuta, possiamo servirti con ànime purificate. Lui, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo,per tutti i sécoli dei sécoli.
M. – Amen.
EPISTOLA
Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Romános, 15, 4-13
Fratres: Quæcúmque scripta sunt,ad nostram doctrínam scripta sunt:ut per patiéntiam, et consolatiónem scripturárum, spem habeámus. Deus áutem patiéntiæ, et solátii, det vobis idípsum sápere inalterútrum secúndum Iesum Christum: ut unánimes, uno hore honorificétis Deum et Patrem Dómini nostri Iesu Christi. Propter quod suscípite ínvicem, sicut et Christus suscépit vos in honórem Dei. Dico enim Christum Iesum minístrum fuísse circumcisiónis propter veritátem Dei, ad confirmándas promissióne spatrum: gentes áutem super misericórdia honoráre Deum, sicutscriptum est: Proptérea confitébortibi in géntibus, Dómine, et nóminituo cantábo. Et íterum dicit: Lætámini gentes, cum plebe eius. Et íterum: Laudáte, omnes gentes, Dóminum: et magnificáte eum, omnes pópuli. Et rursus Isaías ait: Erit radix Iesse, et qui exsúrge trégere gentes, in eum gentes sperábunt. Deus áutem spei répleat vos omni gáudio, et pace incredéndo: ut abundétis in spe, et virtúte Spíritus Sancti.
M. – Deo grátias.
Fratelli: ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza. E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi in favore della veracità di Dio, per compiere le promesse dei padri; le nazioni pagane invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: Per questo ti celebrerò tra le nazioni pagane, e canterò inni al tuo nome. E ancora: Rallegratevi, o nazioni, insieme al suo popolo. E di nuovo: Lodate, nazioni tutte, il Signore; i popoli tutti lo esaltino. E a sua volta Isaia dice: Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a giudicare le nazioni: in lui le nazioni spereranno. Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
M. – Deo grátias.
GRADUALE
Ps. 49, 2-3 et 5 – Ex Sion spéciesdecóris eius: Deus manifésteveniet. Congregáte illi sanctos eius, qui ordinavérunt testaméntum eius super sacrifícia.
Da Sion, ideale bellezza: appare Iddio raggiante. Radunategli i suoi santi, che sancisconoil suo patto col sacrificio.
ALLELÚIA
Allelúia, allelúia.
Ps. 121, 1 – Lætátus sum in his, quæ dicta sunt mihi: in domumDómini íbimus.
Allelúia.
Allelúia, allelúia.
Mi sono rallegrato in ciò che mi è stato detto: andremonella casa del Signore. Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 11, 2-10
In illo témpore: Cum audísset Ioánnesin vínculis ópera Christi, mittens duosde discípulis suis, ait illi: Tu es, quiventúrus es, an álium exspectámus? Et respóndens Iesus, ait illis: Eúntes renuntiáte Ioánni, quæ audístis, etvidístis. Cæci vident, claudi ámbulant, leprósi mundántur, surdiáudiunt, mórtui resúrgunt, páuper esevangelizántur: et beátus est, qui non fúerit scandalizátus in me. Illis áutem abeúntibus, coepit Iesus dícere adturbas de Ioánne: Quid exístis indesértum vidére? arúndinem vento agitátam? Sed quid exístis vidére? hóminem móllibus vestítum? Ecce qui móllibus vestiúntur, in dómibus regum sunt. Sed quid exístis vidére? prophétam? Étiam dico vobis: et plusquam prophétam. Hic est enim dequo scriptum est: ecce ego mitto ángelum meum ante fáciem tuam, qui præparábit viam tuam ante te.
M. – Laus tibi Christe.
In quel tempo: non appena Giovanni, nel carcere, sentí delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?”. Gesù rispose: “Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me”. Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
M. – Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Ps. 84, 7-8 – Deus, tu convérsus, vivificábis nos, et plebs tua lætábiturin te: osténde nobis, Dómine, misericórdiam tuam, et salutáre tuumda nobis.
Sal. 84, 7-8 – O Dio, rivongendoti a noi ci darai la vita, e il tuo popolo si rallegrerà in Te: mostraci, o Signore, la tua misericordia, e concedici la tua salvezza.
SECRÉTA
Placáre, quǽsumus, Dómine, humilitátis nostræ précibus et hóstiis:et ubi nulla súppetunt suffrágia meritórum, tuis nobis succúrre præsídiis. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, quitecum vívit et regnat in unitáteSpíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
M. – Amen.
O Signore, Te ne preghiamo, sii placato dalle preghiere e dalle offerte della nostra umiltà: e dove non soccorre merito alcuno, soccorra la tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te,nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀCOMMÚNIO
Bar. 5, 5; 4, 36 – Ierúsalem, surge, etsta in excélso, et vide iucunditátem, quæ véniet tibi a Deo tuo.
Baruc 5, 5; 4, 36 – Sorgi, o Gerusalemme, e sta in alto: osservala felicità che ti viene dal tuo Dio.
POSTCOMMÚNIO
Repléti cibo spirituális alimóniæ, súpplices te, Dómine, deprecámur: ut huius participatióne mystérii, dóceas nos terréna despícere etamáre coeléstia. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fíliumtuum, qui tecum vívit et regnat inunitáte Spíritus Sancti, Deus, perómnia sǽcula sæculórum.
Saziàti dal cibo che ci nutre spiritualmente, súpplici Ti preghiamo, o Signore,affinché, mediante la partecipazione a questo mistero, ci insegni a disprezzare le cose terrene e ad amare le cose celesti. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio,e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.
Note
[1] All’època delle cómunicazióni dell’àngelo Azaria alla mística cattòlica Maria Valtorta (2 feb. 1946 – 2 feb. 1947) il Messale in uso era il Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum S. Pii V Pontificis Maximi jussu editum aliorum Pontificum cura recognitum a Pio X reformatum et Ssmi D. N. Benedicti XV auctoritate vulgatum (25 lúglio 1920).