
Chi è il sacerdote, il prete? Qual è la figura che deve assumere? In questo periodo critico che attraversiamo, tutte le tentazioni della primitiva contestazione protestante si sono fatte vive e
insinuanti, e forse anche quelle del dubbio, tentazioni che si sono insinuate fino nell’intima coscienza del sacerdote, per confondere in lui la beata certezza del suo stato ecclesiale, e sostituirvi un’assillante domanda: “io chi sono?”. La tendenza in tali frangenti è stata di chiedere la definizione dell’identità del sacerdote alla sociologia, alla psicologia o a denominazioni cristiane staccate dalla radice cattolica… noi la domanderemo umilmente a Cristo Signore che ci ha chiamati e consacrati. Questa opera vorrebbe offrire al lettore tale risposta, la risposta del Vangelo e della Chiesa. “Cercati in me”, diceva Gesù a santa Teresa d’Avila. Lo ripete al suo sacerdote che capisce e ritrova se stesso solo in Cristo.

L’ òpera pòstuma che diamo alle stampe, a tre anni dalla morte del suo autore (avvenuta nel 2017), è stata salvata dall’oblio dal nipote Salvatore Messina. Essa vuole portare alla luce un mondo tenebroso sottovalutato da chi deve combàttere col demònio (e tutti abbiamo in corso questa battàglia, soprattutto i cristiani); ma anche dare un sàggio della lotta che il sacerdote còmpie a nome di tutta la Chiesa per cacciare da figlî di Dio, posseduti dai demonî, gli “abusivi” che li torméntano. Continua a leggere Costretti a dire la verità. Un sacerdote racconta la sua esperienza col Maligno
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