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Tra tanti commenti fatti in difesa di papa Francesco ho trovato interessante quello di Martina Pastorelli. Donna bella di aspetto e fine di mente. Sebbene mi senta di consigliare ai miei lettori di guardare il suo video commento (vedere qui sotto), consíglio altrettanto di preméttere alla visione la mia seguente crítica nella quale esporrò i punti forti e déboli del suo commento.
- Il montàggio dell’intervista del papa presente nel documentàrio Francesco, sebbene la Pastorelli lo presupponga, non àltera il senso delle sue parole. Solo chi non ha studiato, come invece ho fatto io, sia l’intervista originale in língua spagnola, sia il documentàrio, può dire una símile fandónia.
- Martina Pastorelli ignora totalmente il vero problema ínsito nelle parole del papa, e cioè: la sua apertura alle unioni civili omosessuali. Questa apertura pastorale è in netto contrasto con un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede che cito in un mio artícolo, a cui rimando.
- Infine, sfugge alla Pastorelli che, seppure le parole del papa non modíficano la dottrina, ciò non di meno àlterano nelle menti dei nostri fratelli omosessuali e dei loro simpatizzanti la percezione della dottrina stessa.
Per cui, verifichiamo sempre le affermazioni di chiunque e non diamole per vere semplicemente perché si avvicínano al nostro pensiero; teniamo sempre ciò che è buono.
Consiglio all’autore di questi articoli, di togliere tutti gli accenti superflui alle parole che scrive: è un abbellimento forzato della forma, ma servono solo a distogliere l’attenzione dal contenuto
Pur essèndoci una certa uniformità di norme redazionali tra le diverse case editrici, ognuna di esse conserva anche delle pròprie norme peculiari. Noi della Himmel, per esémpio, adottiamo, come si avrà avuto modo di vedere nel presente testo, una particolare accentuazione, frutto di una riforma ortogràfica che, pur senza rinunciare alla matrice latina della nostra base linguística, ha lo scopo di facilitare la lettura dell’italiano a tutti e in particolare ai bambini e agli stranieri.
p.s. Il Papa non dice che gli omosessuali hanno diritto a formarsi una famiglia, perché nel loro caso il matrimonio diventerebbe un paradosso, ma dice che hanno diritto ad avere la loro famiglia d’origine senza esserne cacciati, e quindi ad avere una copertura affettiva e legale che li tuteli (anche da eventuali diseredazioni?)
Quello a cui accenni il papa lo dice nella parte di intervista rilasciata nel maggio del 2019. Questo non crea problemi. Il problema riguarda la sua apertura alle unioni civili omosessuali di cui parla nella parte inedita dell’intervista pubblicata nel documentario “Francesco” con l’approvazione del papa stesso.
Ascoltando con qualche difficoltà l’intervista in spagnolo, ho constatato la stessa cosa di Martina Pastorelli, ovvero che il Papa non protegge la Chiesa. Dall’intervista emerge che non è interessato a ciò che dicono di lui e delle sue decisioni. Quantomeno, non è interessato a correggere le interpretazioni errate che i media ne fanno. Afferma infatti che a lui piace molto Gesù Cristo quando, di fronte a chi lo accusava, manteneva il silenzio. Mi permetto di aggiungere, però, che Gesù era Gesù (e non è poco!) e aveva dato in presenza (e non è poco!), un messaggio chiaro a tutti coloro che lo avevano seguito e sentito parlare.
Anche a me non interèssano le mistificazioni del pensiero del pontèfice. Mi interessa, invece, sottolineare il suo autèntico pensiero, che ormai troppe volte ha gettato nella confusione il pòpolo cattòlico.