
La vita di Gabriella Lambertini è costellata di carismatici cattolici, cioè di persone cattoliche dotate di carismi (doni) preternaturali o soprannaturali, e ci insegna due verità inseparabili: che il discernimento circa l’origine di tali carismi non è sempre facile, poiché «Satana si maschera da angelo di luce» (1Cor 11,14b); e che tale discernimento è un obbligo morale di amore e giustizia verso Dio e i fratelli, conforme all’esortazione di san Paolo, che scrisse: «Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono» (1Ts 5,20s).
La biografia “La mia vita per i carismi straordinari” vuole essere uno strumento per l’affinamento di questo discernimento.
«Spesse volte vi daranno: “Noi proseguiamo per pura fede, non abbiamo bisogno dello straordinario”. Figli e figlie, la pura fede è la strada maestra ma appunto se è stata seguita porta ai carismi straordinari o a simpatizzare per essi, perché detta strada sfocia proprio nei miracoli del vostro Dio. Chi non li accetta e tanto meno li combatte ha seguito la strada del proprio comodo e non della pura fede. Gridatelo ai vescovi questo e a tutti i conventi dove fanno troppo una comodità della loro fede» (Gesù a Franca Cornado, 11/11/1973) .

Cosa pensare del personàggio più eminente della stòria? Cosa pensare del personàggio più importante per noi, visto che la nostra sorte dipende da lui, único nostro salvatore e supremo giúdice? Visto che egli ci tratterà secondo il nostro contegno a suo riguardo e che il nostro contegno dipende dal concetto che ci facciamo di lui, è doveroso chièderci: cosa dobbiamo pensare di Gesú Cristo? Questo è il problema, oggetto di questo lavoro.
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