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Con la consacrazione della Rússia al Cuore Immacolato di Maria fatta da papa Francesco il 25 marzo 2022 si è ottemperato per la prima volta in modo formalmente corretto alle richieste di “Nossa Senhora” di Fàtima, ma lo si è fatto, come Gesú aveva profetizzato a suor Lucia, con novantadue anni di ritardo e, quindi, in un contesto stòrico totalmente differente da quello nel quale si sarebbe dovuta fare. Chi non comprende ciò ― e sono purtroppo troppi, tutti quelli cioè che presúmono di conóscere l’apparizione di Fàtima per avér letto un post di un social o visto un brevíssimo vídeo su un sito di vídeo sharing ―, chi non comprende ciò, dicevo, dà a questa consacrazione il valore che non può in alcún modo avere e si aspetta da essa effetti che non hanno nulla a che fare con le promesse fatte dalla Madonna.
Il libro “Cuore Immacolato di Maria”, presentando la stòria della divulgazione del messàggio di Fàtima e della sua comprensione, dà al lettore gli strumenti intellettuali a lui necessarî per comprèndere il messàggio di Fàtima e discérnere i veri dai falsi fenòmeni místici attuali. E ciò è assolutamente necessario, se si considera ciò che Gesù ha detto a Gloria Polo prima di farla ritornare nel corpo:
Il lettore, dunque, ricaverà dalla lettura di “Cuore Immacolato di Maria” non solo l’íntramontàbile insegnamento morale dato dalla Madonna a Fàtima, ma anche un profondo sguardo profètico.
La «piccola Teresa» ha saputo in pochi anni compiere «una corsa da gigante», come disse con un’incisiva espressione il papa Pio XI. L’uomo contemporaneo può sentire molto vicino questo giovane Dottore della Chiesa non solo perché anche lei ha esperimentato i dubbi e le notti della fede, condividendo la fatica di chi non crede, ma soprattutto perché presenta una “piccola via” per andare in cielo che tutti i possono percorrere. Per questo la sua figura merita di essere conosciuta e fatta conoscere.