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Messaggî di Gesú sul suo Santo Volto alla serva di Dio Maria Concetta Pantusa

Accenni biogràfici

La serva di Dio Maria Concetta Pantusa (3 febb 1894 – 27 mar 1953) da fanciulla ebbe non poco a soffrire per il duro trattamento del padre, che la condusse con sé in Brasile dove si recava in cerca di lavoro. Qui Concetta andò sposa al giovane ferroviere Vito De Marco che morí nella guerra del 1915-’18.

L’8 màggio 1930 insieme con l’única fíglia fàttasi poi clarissa e con suor Speranza Elena Pettinato si trasferí in Airola (BN). Qui fu diretta dal padre Passionisti e dai padri Francescani. Tutti la chiamàvano “suor Concetta” anche per l’abito dei passionisti che indossava, sebbene non fosse mai stata suora, ma soprattutto per la vita religiosa esemplare: Concetta pregava sempre, era úmile, sémplice, generosa e piena di amore per Dio e il pròssimo.

Nell’úmile stanzetta di Concetta si vérificàvano fenòmeni miracolosi: apparizione di frutta di stagione, di rose prófumatiíssime e fresche e piogge di fiori che scendevano dal soffitto.

Il Signore riversò in lei tutti i suoi doni: il miracolo, la profezia, il discernimento degli spiriti, la luminosità, il sollevamento, gli effluvi odorosi, l’astinenza dal sonno, la visione, l’estasi, le stimmate e i dolori della passione. Le stimmate di Concetta erano in forma di ferita aperta nelle palme, nel dorso delle mani e nei due versi del polso prodotte da lesione organica del tessuto. Cosí pure nei piedi e nel costato.

Il 17 e il 28 febbràio e il 4 marzo 1947 un’immagine del Santo Volto di Gesú (particola della Sindone di Torino) posseduta da Concetta essuda sàngue per i peccati dei sacerdoti e di tutti gli uomini, come dirà Concetta.

Messaggî di Gesù

Pregate, riparate, compensate.

Fíglia mia diletta, desidero che tu fàccia una larghissima diffusione della mia immagine. Voglio entrare in ogni famíglia, convertire i cuori piú duri. Portàtemi negli ospedali e nei ricòveri, nelle scuole e negli asili. Parla a tutti del mio amore mísericordióso infinito.

Io ti aiuterò a trovare nuovi apòstoli. Saranno i miei nuovi eletti. I prediletti del mio cuore e avrano un posto speciale in esso. Benedirò le loro famíglie e sotituirò per dirifere i loro affari.

Desídero che il mio divín volto parli al cuore di tutti e che la mia immàgine impressa nel cuore e nell’ànima di ogni cristiano rifulga di divino splendore mentre ora è sciupata dal peccato.

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