I Nove Ufficî al Sacro Cuore di Gesú sono un mezzo di adorazione perpetua che gli uòmini, in unione con i cori angèlici, tribútano al Cuore del Verbo incarnato. La base fondamentale dei Nove Ufficî si trova negli scritti di Santa Margherita Maria Alacoque. Si tratta, quindi, di suggerimenti e istruzioni che ella ricevette da Gesú stesso.
È una pràtica èminenteménte santificante, poiché i diversi Ufficî còstitíscono il núcleo della grande devozione, sostenuta dalle grandi promesse: «Le ànime tièpide diventeranno ferventi e quelle ferventi saliranno rapidamente a una grande perfezione». Il sàggio teòlogo e grande devoto del Sacro Cuore di Gesú, padre Arthur Vermeersch, S.I., ha giustamente scritto: «La formula della vera santità è la completa rinúncia a se stessi, e il mètodo più sémplice per raggiúngerla consiste nel consacrarsi veramente al Sacro Cuore di Gesú con una donazione totale e completa e nel praticare i Nove Ufficî per mostrare e ravvivare questa oblazione di noi stessi».
Anche se le interpretazioni dell’esperienza di Gloria sono tante quanti sono i suoi lettori, non bisogna sbalordirsi di questa differenza interpretativa, ma piuttosto, consapevoli del fatto che ognuno giudica in base alle proprie conoscenze e credenze, che non sempre sono adeguate, è molto più utile cercare di mettere tutti nella condizione di farne una lettura critica al fine di evidenziare gli elementi oggettivi che ne fondano la credibilità.
“Illusione o realtà” è lo strumento ideo per questo scopo. L’autore, infatti, vi offre gli strumenti interpretativi che possono far maturare nel lettore un’interpretazione oggettiva, liberandolo dalle semplice e talvolta persino banali opinioni.
Lo studio, però, non solo sarà utile a tutti coloro che hanno difficoltà ad accettare o far accettare i contenuti della testimonianza di Gloria, ma sarà altrettanto utile per chi vuole approfondire le esperienze di premorte e i suoi resoconti perché presenta un’ampia antologia di testimonianze inedite in lingua italiana di resoconti di «viaggio nell’aldilà» non solo di persone che si sono trovate alla soglia della morte e sono poi state rianimate, ma addirittura di persone morte e miracolosamente risorte.