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¿La profezia dei tre papi ricevuta da Conchita di Garabandal si sta compiendo sotto i nostri occhî?

Molto nota è la “profezia dei tre papi“ présumibilménte comunicata dalla Madonna al Conchita González, una delle quattro veggenti della mànifestazióne mariofànica avvenuta tra il 1961 e il 1965 nel villàggio cantàbrico di Garabandal (Spagna). Secondo la profezia, si sarébbero succeduti sul sòglio di Pietro tre papi e poi sarebbe avvenuta la “fine dei tempi“. ¿Si è compiuta questa profezia?

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Visione di padre Fredy Leonardo Herrera Fuentes nella Santa Messa

Durante una Santa Messa celebrata nel mese di febbraio 2021 e trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia Immacolato Cuore di Maria, quartiere Claret, Bogotá (Colombia), il giovane parroco padre Fredy Leonardo Herrera Fuentes (33 anni) ha visto in visione Gesú calpestato dai fedeli che si comunicano sulla mano e in piedi.

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La venuta intermédia di Gesú e il millènnio felice

Sono stato contattato dal Brasile da una giovane donna. Mi ha confidato che da tempo seguiva le rivelazioni di padre Michel Rodrigue, ma era rimasta turbata da un articolo in lingua portoghese che lo accusava di eresia. La giovane donna desiderava conoscere la mia opinione.

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Don Michel Rodrigue e i suoi messaggî catastrofici: se e come divulgarli

In questi giorni si stanno viralizzando nelle pàgine dei social in língua italiana, come già avvenne alcuni mesi fa nelle pàgine dei social in lingua francese, inglese e spagnola, le locuzioni e visioni di contenuto spiccatamente catastròfico presuntamente ricevute dal sacerdote canadese don Michel Rodrigue (vd. immagine di intestazione).  È doverosa una riflessione.

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Criteri di discernimento dei fenomeni mistici

Img.: statue luminose della madonna

Viviamo in un período storico caratterizzato non solo da una cultura post-cristiana ma anche da una esplosione di fenòmeni místici cattolici. Gràzie alle nuove tecnologie informatiche che hanno incredibilmente velocizzato il processo di divulgazione delle informazioni e gràzie al Decreto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede del 1966[1] che ha soppresso la parte del canone 1399 del Còdice di Diritto Canònico allora in vigore (1917), vietante la pubblicazione di «libri che divulgano apparizioni, rivelazioni, visioni, profezie, miràcoli, devozioni nuove senza approvazione», facilitava la pubblicazioni di tali testi ― il numero delle esperienze mistiche da allora diffuse è impressionante. Basta vedere i numeri: dal 40 d.C. al 1899 abbiamo conosciuto 687 apparizioni mariane, mentre dal 1900 ad oggi ne abbiamo conosciute 830. Nell’ultimo secolo di storia della Chiesa abbiamo, quindi, conosciuto piú apparizioni mariane che in tutta la storia precedente[2].

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Gesú e Maria dícono: “Non vaccinàtevi!”

Nella brevíssima raccolta sottostante composta da stralci di presunti[1] messaggî di Gesú e di Maria possiamo vedere come il cielo pare vòglia avvertirci sul perícolo di alcuni vaccini.

Precisiamo che i messaggî dal 2010 al 2014 non si riferiscono agli attuali 10 vaccini pediàtrici obbligatorî. Questi, infatti, sono tali in Itàlia, ma non in molte altre nazioni del mondo, come, invece, dovrebbe èssere il vaccino menzionato in questi messaggî.
I messaggî dal 2015 al 2017 dovrébbero riferirsi ai vaccini contaminati di cui hanno scritto tra gli altri la virologa americana Judy Ann Mikovits e la dottoressa italiana Loretta Bolgàn.
Gli últimi messaggî del 2020 dovrébbero, invece, riferirsi ai vaccini per debellare il virus SARS-COV-2[2], giornalisticamente ribattezzato per antonomàsia “Coronavirus”, responsàbile della malattia COVID-19 (cioè: Corona virus disease 2019; it: Malattia da corona virus 2019).

Ciò che i presunti messaggî di Gesù e della Madonna comunicano:

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Identikit dei nuovi evangelizzatori e della nuova evangelizzazione

Un identikit dei nuovi evangelizzatori e della nuova evangelizzazione si trova nel quaderno autografo n. 121 di Maria Valtorta che riporta, congiuntamente al quaderno n. 122, commenti a brani dell’Apocalisse. A differenza di tutti i quaderni della Valtorta, in questi due quaderni non sono riportate le date di stesura, che la scrittrice si limita ad indicare sommariamente sui frontespizi dei due quaderni: settembre-ottobre 1950. Lo scritto, inoltre, non è introdotto dal consueto “Dice” con la specificazione dei divino Autore, che perciò non è menzionato e non parla in prima persona come nei “dettati”. Il testo da esso estrapolato e qui sotto riportato è comunque di grande valore profetico offrendo, a mio parere, uno sguardo preciso sui tempi attuali con allusioni a condizioni culturali impensabili nel 1950 e che proprio ora vengono a crearsi. Prima di lasciarvi alla lettura, vorrei consigliare tutti i lettori di leggere anche le note esplicative da me poste a corredato del brano al fine di evitare il fraintendimento del suo contenuto. Continua a leggere Identikit dei nuovi evangelizzatori e della nuova evangelizzazione

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“Se è opera di Dio, Dio ci penserà e la farà trionfare”?

Il seguente brano è un messaggio che Gesù diede alla mistica cattolica Maria Valtorta il 16 agosto 1949. Gesù si riferisce a coloro che avrebbero dovuto riconoscere, divulgare e protegge l’Opera affidata da Gesù a Maria Valtorta. Ognuno applichi il messaggio a se stesso e all’opera che il Signore gli ha affidato.

Dice Gesù:
«Quando io sento l’ipocrita e irragionevole frase, che è sfida alla Carità, alla Sapienza, alla Giustizia, e velario a nascondere la loro volontà contraria, audacemente e superbamente ed anche vilmente contraria alla mia: “Se è opera di Dio, Dio ci penserà e la farà trionfare”, con un sussulto di santa ira vorrei scendere sulla Terra e ripetere il gesto con cui nettai il Tempio dai barattieri, ladri e mercanti.
Questo dovrei fare. Ma sono la Misericordia, e tale sono sinché l’uomo è sulla terra. Attendo la loro conversione sin che hanno respiro. Ma poi, per i protervi ed i tentatori del loro Signore – e lo tentano perché lo sanno con essi troppo buono – ci sarà il Giudizio primo e secondo, e conosceranno un Volto del Signore diverso da quello contro il quale gettano lo sputo della loro provocante frase.
Che dovrei fare per pensare all’Opera e farla trionfare? Dovrei far operare il tremendo Dio del Sinai, il Dio dei tempi del corruccio e del rigore, e fulminarli dovrei nel loro peccato, nei loro peccati, perché molti sono i peccati contenuti nella loro protervia al mio volere. Che altro, se non questo?
Ho dato, attraverso te, tutte le prove. In te non è peccato di ribellione, di simulazione, di superbia. Sei vittima mansueta del loro volere. Difendi tu stessa il loro volere, perché sono “la Chiesa”, da quelli che lo vorrebbero calpestare. Per la tua crocifissione è sicuro che tu non puoi scrutare libri di dottori. Per la tua coltura è certo che tu non puoi scrivere quelle pagine. E che altro vogliono, se questo a loro non basta per dire: “Si. È lo Spirito di Dio qui presente”? Errore dogmatico non ve ne è, in verità non ve ne è nell’Opera.
Se lo Spirito ha dato luci (luci di grazia) per far luminoso in pieno quanto questa o quella scuola in 20 secoli ha solo illuminato con un raggio in un punto, benedicano Dio per la sua grazia e non dicano: “Ma noi diciamo diverso”. Chi è la Sapienza? È serva o regina loro? Ma per non dirsi ribelli per superbia umana, per nascondere queste loro piaghe, dicono: “Tocca a Dio”.
Dio ha fatto e fa. Ma il principe del mondo impera in esso mondo mentre il Re dei re regna in Cielo e, fedele – Egli si, fedele – alla libertà d’arbitrio che ha lasciata all’uomo, per sua prova, suo premio, e molte volte per sua condanna, non violenta la loro volontà. Ma li attende, e presto, al giudizio. Bene farebbero a meditare la pagina del Vangelo dove io, Maestro dei maestri, Sapienza, Parola e Verità incarnate, dico che i peccati contro lo Spirito Santo non saranno perdonati.
Ed in verità questa è opera dello Spirito dello Spirito di Dio, dell’Amore del Padre e del Figlio, dello Spirito che sa ogni vero e viene a dirlo agli uomini presi nel turbine attuale, nei turbini anzi, perché possano difendersi dalle dottrine infernali». […]

A me poi dice:
«Ai tuoi e miei veri amici dirai di non dire mai più quella frase. Essi la dicono senza malizia.
Ma mi addolora ugualmente. Figli della Verità come vogliono essere, o tacciano in merito o dicano il vero: “Gesù non può trionfare con l’Opera perché gli uomini non lo vogliono”.
La verità va detta in se stessi e coi propri uguali (non coi nemici) così come io sempre la dissi anche ammonendo dei figli della Thorà (i miei apostoli e discepoli) contro il lievito e le colpe dei maestri della Thorà (gli scribi e farisei, fossero pure i sommi fra essi, lo stesso Caifa, lo stesso Anna).
Avvertili. Tutti. Laici e Sacerdote (il mio P. S.). Perché non mi diano questo dolore.
Questo dolore! Che dolore! Vedermi, Io-Dio, conculcato nel volere dagli uomini o non capito al punto da sentirmi dire: “ci devi pensare”. Non riflette nessuno che quel “se l’opera è da Dio, Lui ci deve pensare” è prova del dubbio offensivo, presente in loro, che essa non sia da Dio? Non pensano che offendono la carità verso Me insinuando che Dio dovrebbe fare, per persuaderli, opere straordinarie per far trionfare le già straordinarie, e la carità verso te insinuando, anche incoscientemente, che o tu hai simulato, o tu hai avuto a maestro la Tenebra? Non lo dicano più. Mai più.
Era tanto che volevo dir questo. Perché vedo coprirsi il tuo cuore di ferite, una per ogni volta che la stolta frase vien detta. Ma ora sei troppo ferita, anima mia, perché io possa tacere ancora.
Anima mia, anima mia, anima mia! Vieni a piangere qui, per poter vivere ancora. Vieni a Me. Qui. E piangiamo insieme, perché una volta ancora io venni “alla mia casa e non fui accolto né riconosciuto”; ed ancora una volta “Gerusalemme uccide i suoi profeti fra il tempio e l’altare…”.
Quante, dalla creazione degli Angeli e dell’Uomo, le opere perfette di Dio conculcate o disperse dall’uomo?! E non erano forse da Dio perché non trionfarono? Anzi, proprio perché da Dio, sono conculcate. Io te lo dico, che così è» (Maria Valtolta, I Quaderni del 1945-1950, 16 agosto 1949, CEV – Isola del Liri).

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L’aborto porterà l’Italia all’auto-aborto sociale

È possibile che l’aborto, legalizzato in italia nel 1978, possa portare l’Italia, come nazione composta da cittadini italiani per nascita e cultura, a scomparire, come se alla nostra nazione venisse praticato un “aborto sociale”? Pare proprio che la cecità o la corruzione dei nostri governanti ci stiano effettivamente portando a questo triste epilogo. Vediamo insieme perché giungo a questa conclusione e cosa possiamo fare per invertire il processo auto-aborto sociale.

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L’omosessualità nei messaggi della Vergine Maria a don Stefano Gobbi

Nei seguenti messaggi tratti dal libro “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna” la Vergine Maria ci parla dell’omosessualità. I messaggi sono perfettamente in linea con i contenuti del magistero cattolico coevo espresso in alcuni documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) Continua a leggere L’omosessualità nei messaggi della Vergine Maria a don Stefano Gobbi