
Gesù ha affidato a santa Faustina Kowalska, suora semplice, senza istruzione, ma forte e infinitamente fiduciosa in Dio, una grande missione: il messaggio della Divina Misericordia rivolto al mondo intero, messaggio che santa Faustina ha scritto nel suo Diario insieme al resoconto della sua vita spirituale:
Gesù disse a santa Faustina:
«Oggi mando te a tutta l’umanità con la mia Misericordia. Non vòglio punire l’umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al mio Cuore Misericordioso». «Sei la segretaria della mia Misericordia. Ti ho scelta per questo incarico in questa vita e in quella futura», per «far conoscere alla anime la grande misericordia che ho per loro ed esortarle alla fiducia nell’abisso della mia Misericordia». «L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia. […] Annuncia che la Misericordia è il piú grande attributo di Dio. Tutte le opere delle Mie mani sono coronate dalla Misericordia».
La missione di santa Faustina consiste nel ricordare una verità di fede da sempre conosciuta, ma forse dimenticata, riguardante l’amore misericordioso di Dio per l’uomo e nel trasmettere nuove forme di culto della divina misericordia: l’immagine di Gesù Misericordioso, la Festa della Misericordia, la Coroncina della Divina Misericordia, l’ora della Misericordia la cui pratica dovrebbe portare al rinnovamento della vita di fede.
Il culto della divina misericordia è fiducia nella infinita bontà di Dio ed espletamento delle opere di misericordia spirituali e corporali verso il prossimo.

Realtà? Telepatia? Allucinazioni? Trauma psichico da rimorso? Una delle tante vie della grazia? Forse un po’ di tutto questo. Comunque, la vicenda qui narrata pone l’accento su un angoscioso problema: l’aborto.
Sull’autore
Padre Domenico Mondrono s.j. (1897-1985), è stato un sacerdote cattolico italiano appartenente alla Societas Jesus (it.: Compagnia di Gesù). Per 54 anni fu redattore del quindicinale dei gesuiti La Civiltà Cattolica: un record imbattuto per tutto il Novecento. Fine critico letterario attento alla letteratura spirituale (vd. Scrittori al traguardo, in sette volumi) padre Mondrone fu uno dei grandi ammiratori delle opere di un gesuita mistico ed esorcista come lui (basti pensare al diffusissimo opuscolo mondroniano A tu per tu col Maligno): Jean Joseph Surin (1600-1665). Il religioso ignaziano vanterà anche un altro primato: quello di far conoscere proprio su La Civiltà Cattolica la storia di santità di Maria Goretti. A lui si deve una delle prime biografie dedicate al futuro San Pio da Pietralcina e quella su padre Felice Cappello. Ma il terreno su cui Mondrone, ormai anziano, profonde il meglio di sé sono i nove volumi I santi ci sono ancora.
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